SAPESSI COM’E’ STRANO: RILEVATORI A MILANO
Posted by rilevatorimilano in agit/prop on 2013/05/25
In occasione del Censimento 2011, l’Istat ha stipulato con i comuni italiani contratti per lo svolgimento delle attività di rilevazione.
Ogni comune ha gestito in autonomia la relazione con i lavoratori coinvolti, e ha destinato i fondi percepiti da Istat.
Il comune di Milano attraverso bando ha selezionato 470 rilevatori, che per la natura occasionale dell’ attività, e per i requisiti richiesti rientravano prevalentemente nella popolosa categoria dei precari cognitivi.
L’illeggittimità del contratto proposto era parso evidente, già al momento della firma, ma la fiducia nella nuova giunta ha portato i firmatari a ritenere possibile ridiscutere il contratto.
La saga dei rilevatori milanesi è riassunta in questo collage di video-guerrilla, realizzati da prima dell’apertura del tavolo di trattativa alla conclusione delle operazioni di censimento, ed è solo una sintesi parziale di tutte le azioni virali e concrete che i rilevatori autorganizzati hanno messo in atto, al fine di ottenere il riconoscimento dei loro diritti.
Dopo mesi di incontri formali coi rappresentanti del comune, rinvii e passaggi di responsabilità, le operazioni di censimento sono giunte al termine, col plauso dell’Istat per l efficacia dello svolgimento.
Ai rilevatori, che dopo 8 mesi hanno ricevuto solo un acconto minimo sul lavoro svolto non resta che la via legale, e l’augurio di nn ritrovarsi per il prossimo censimento nella necessità di accettare nuovamente condizioni di lavoro vessatorie, ma per i laureati nati dopo il 1970, la precarietà è sistema.
rilevatori a milano – va allo zam film festival
Posted by rilevatorimilano in agit/prop, media on 2013/03/20
http://www.youtube.com/watch?v=QX4RYg2cU50
Sabato 23, ore 17:10 allo ZAM FILM FESTIVAL
SAPESSI COME’ STRANO: RILEVATORI A MILANO di Orsola Sinisi
Correva il maggio 2011.
Giuliano Pisapia veniva eletto sindaco con trionfo di folla.
La sua campagna elettorale aveva puntato tutto sulla partecipazione.
Il futuro sindaco prima delle elezioni era dovunque: nelle piazze, nei circoli, nei centri sociali, pronto ad ascoltare le proposte dei cittadini per costruire insieme la primavera arancione.
In ottobre il Censimento della popolazione.
Istat aveva stipulato con i comuni italiani contratti per lo svolgimento delle attività di rilevazione.
Ogni comune ha gestito in autonomia la relazione con i lavoratori coinvolti, e ha destinato i fondi percepiti da Istat.
Il comune di Milano attraverso bando ha selezionato 470 rilevatori, che per la natura occasionale dell’ attività, e per i requisiti richiesti rientravano prevalentemente nella popolosa categoria dei precari cognitivi.
Il comune ha sottoscritto coi rilevatori un contratto a cottimo, di collaborazione occasionale.
L’illeggittimità del contratto proposto era parsa evidente già al momento della firma, ma la fiducia nella nuova giunta ha portato i firmatari a ritenere possibile ridiscutere il contratto.
In febbraio dopo mesi di richieste Davide Corritore, Direttore Generale del Comune di Milano, Nunzio Dragonetti, Responsabile Risorse Umane del Comune e Paolo Limonta, Responsabile dell’Ufficio Relazioni con la Città incontrano una delegazione di rilevatori, si apre così un tavolo di trattativa con l’amministrazione per ridiscutere il contratto e inizia per i rilevatori una stagione di presidi e aperisidi.
Dopo mesi di incontri formali coi rappresentanti del comune, rinvii e passaggi di responsabilità, le operazioni di censimento sono giunte al termine, col plauso dell’Istat per l’efficacia dello svolgimento.
Giocando sul doppio tavolo della propria disponibilità e su quello della politica dilatoria si è giunti alla conclusione del Censimento senza alcun risultato significativo per i rilevatori.
La giunta comunale ha così perso quell’enorme occasione di dimostrarsi diversa dalle giunte precedenti ma soprattutto di comprendere il mondo del lavoro, dei suoi bisogni e delle sue condizioni.
Ai rilevatori, che dopo oltre un anno hanno ricevuto solo un acconto minimo sul lavoro svolto, non resta che la via legale, e l’augurio di nn ritrovarsi per il prossimo censimento nella necessità di accettare nuovamente condizioni di lavoro vessatorie.
Quella dei rilevatori è stata la prima scivolata pubblica che ha evidenziato le contraddizioni di una giunta sedicente aperta al dialogo, ma non disposta a mettersi in discussione, che è proseguita poi con i lavoratori della Sea e col caso MACAO, certamente sul piano mediatico più clamoroso dei precenti.
Ad un anno di distanza dai festeggiamenti in piazza per “il vento nuovo”, la primavera arancione tarda ad arrivare..
Il ricorso è stato depositato e l’udienza fissata il 17/07/2013, stiamo ancora aspettando.
I RILEVATORI NON DESISTONO
Posted by rilevatorimilano in agit/prop on 2013/02/07
CHENSI – comunicato numero 2
Posted by rilevatorimilano in agit/prop on 2012/05/15
quello che ho detto fin’ora era scherzi giovanili
Io CHENSI – il nome multiplo delle rilevatrici e dei rilevatori del censimento milanese – ho scatenato il caos – circa un mese fa – ho rivendicato un attacco psichico che avrebbe messo in ginocchi SGR – il Sistema Generale della Rilevazione – qualcuno c’ha credo – altri sono andati in panico.
Volevo provocare il panico – e volevo che strisciasse nelle stanze del potere orangista – so bene quanto l’orangismo si stia spendendo in questa città come il nuovo soggetto effecciente ed eccellente e so che anche un minimo dubbio avrebbe creato un cratere di insicurezza.
Non c’e’ stato nessun attacco psichico e in questo caso non c’era nessuna colpa amministrativa comunale che potesse imputarsi alla junta orangista. Però io mi sono divertito e con me si sono divertit* le rilevatrici e i rilevatori messi al lavoro a cottimo e impigliati in una vertenza che aveva solo un obiettivo reale – far passare il tempo – in modo da rendere la vertenza stessa non più praticabile.
I giochi erano evidentemente altri – ma a me piace giocare – perchè io sono CHENSI – sono joioso e cacacazzo ma questo agli stupidi burocrati della berlino est non era noto – perchè anni di sconfittismo cercato volutamente diventano una sorta di corazza che non fa comprendere la vita.
Tutto quello che sta succendo ora è opera mia – anzi no – sarei troppo egoico per affermare questo – dico solo che – il cratere di panico che ho creato ha indebolito le poche certezze del campo orangista… siamo ancora di sinistra?? come si concilia la parità di bilancio con l’essere di sinistra?? chi siamo???
BOH!
… e se ne sono andati in panico – dopo aver promesso la città nuova – si sono ammarati in piccoli anfratti pensando che l’ondata potesse essere evitata – da lì – dai loro palazzi chiusi – chiusi alla città e chiusi alla vita – hanno detto quello che il cratere chiedeva per essere saziato – frasi spaventate – e uno spavento di parole – occupare è illegale – provvederemo – chissà forse con un bando…
la soluzione è già trovata scompigliando le velleità orangiste – la politica non sono i manuali ma la trasformazione dell’esistente – e voi non sapete farlo – ecco perchè io CHENSI – continuerò a mietere panico nelle vostre retroguardie
Rilevazione del primo maggio precario
Posted by rilevatorimilano in agit/prop on 2012/04/29
Milano Rilevazione aderisce alla Mayday Parade 2012/Segui il “carro del lavoro”
Nel Comune di Milano, tuttora punta di diamante del nuovo modello di produzione ai tempi del governo tecnico, riassumibile col motto “taci e lavora”, il 10 aprile 2012 avrebbero dovuto concludersi le attività del Censimento ISTAT 2011, al centro di polemiche dal primo all’ultimo giorno.
Tuttora gli uffici del Censimento cittadini sono attivi, ed in essi continuano a svolgersi alcune fondamentali attività. Nel caos organizzativo di questo sperimentale Censimento, il neoprecario CHENSI (沉思), nome multiplo dell’insurgenza rilevatrice, ha infierito proprio nei giorni della scadenza fittizia, con un attacco psichico in grado di scompaginare sgr, il Sistema Generale della Rilevazione.
L’amministrazione comunale, che per lungo tempo si era dimostrata disponibile a discutere con i rilevatori sensibili variazioni contrattuali, non ha cambiato di una virgola la condizione dei lavoratori, ricordando che “ora che il vento è cambiato, e spira in senso contrario, sarà più faticoso muoversi”, per cui dobbiamo rassegnarci a lavorare sottopagati.
I rilevatori del censimento, uniti nel cartello Milano Rilevazione, comunicano di aver ben appreso l’inversione del vento ma capiscono poco che significa il pronome “noi” e a quale proposito viene pronunziato dai rappresentanti orangisti.
Per rimanere in linea con la sperimentalità di quest’operazione il 15 aprile, presso il Piano Terra Lab di Via Confalonieri 3, Milano Rilevazione ha dato vita al primo Cabaret Orangista in stile futurista con poesia dada, mezzi espressivi di inizio secolo rinnovati dalla creatività della nuova orda precaria.
Di sicuro i rappresentanti politici della città hanno apprezzato il mix di tradizione avanguardista e nuovo protagonismo precario che fa il paio con la modernità tecnologica di sgr e del censimento online unita allo sfruttamento del cottimo più prossima alla prima fase di accumulazione del capitale di prima delle due guerre, tanto più che il cabaret orangiste fra i suoi numeri ha esibito pubblicamente una vertenza legale proprio contro l’amministrazione comunale.
Casualmente, il giorno successivo, l’istituzione orangista ha offerto a molti rilevatori la promessa di un anticipo dei pagamenti (perché oltre ad essere pagati a cottimo, ad oggi, molti rilevatori non sono nemmeno stati pagati).
Milano Rilevazione tiene a precisare che, nonostante il gentile anticipo del 40% del lavoro già abbondantemente svolto, la vertenza legale partirà.
Non è accettabile aver lavorato 6 mesi per uno stipendio che, in media, non ha superato i 1500 euro (circa 250 euro al mese….); non è accettabile aver effettuato rilevazioni sul campo che mediamente sono state retribuite, per due mesi di lavoro, qualche decina di euro in totale; non è accettabile l’atteggiamento di chi ha organizzato il lavoro, escludendo molti rilevatori arbitrariamente, e in una logica ricattatoria e poco trasparente, dall’attività più remunerativa, sempre a cottimo, che è il confronto Censimento/Anagrafe.
E’ quindi spontanea e giojosa la partecipazione alla prossima Mayday Parade, insieme allo sportello San Precario che ci ha affiancato nel corso della nostra lotta e che ora ci seguirà anche nella vertenza legale, contro quel potere politico territoriale che è solidale coi precari solo sulla stampa e che nella realtà promuove precarietà e sfruttamento.
Milano Rilevazione
Il primo maggio vi aspettiamo tutti alle 14.30 in Piazza XXIV Maggio!
Cabaret Orangiste
Posted by rilevatorimilano in agit/prop on 2012/04/11
domenica 15 aprile 012 – pianoterra – milano – penisola italica
ore 19
via Confalonieri, 3 – Milano
attacco psichico – workshop esperenziale a cura di CHENSI
poesia dadaista – scomponi e ricomponi 4 mesi (milano rilevazione)
il tavolo è ancora aperto (Comune di Milano…12/03/2012)
non farti tracciare – ma lascia una traccia (meglio se 5) portati dietro 5 trax da condividere ascoltare e ballare
e ora noi vi facciamo causa! ragionamenti intorno a…
cibo dada-futurista
kino-giornale – 4 mesi raccolti in video-testimonianze
e soprattutto URLA/URLA/URLA e sentiti simpatic*
CHENSI – comunicato numero uno
Posted by rilevatorimilano in agit/prop on 2012/04/06
Niente è lasciato al caso
attacco psichico contro
il SistemaGeneraledellaRilevazione
Milano, 6 aprile duemila&12
io CHENSI mi sono prodotto in un formidabile attacco psichico contro il
Sistema Generale della Rilevazione – meglio conosciuto come SGR.
L’ho fatto proprio oggi – ultimo giorno di apertura al pubblico – in quel di
milano, via marsala 8. E’ da ottobre che osservo – semplicemente osservo –
con mente sgombra da giudizio – io CHENSI sono il testimone e io oggi ho
scatenato l’attacco psichico che ha messo in ginocchio
il Sistema Generale
della Rilevazione.
Per mesi ho contestato l’organizzazione del Censimento 2011 – nelle forme
più svariate – aprendo tavoli di trattative – distribuendo volantini –
organizzando processioni – azioni e cene per i rilevatori.
A nulla è servito – perchè non era nulla – era solo opera per sviare le
forze della noia e della repressione – perchè tutto doveva distrarre da
quello che sarei andato a fare – l’ultimo giorno – perchè non possano essere
più questi giorni. Giorni pieni di sfruttamento e vessazioni – intrighi e
cottimo differito.
Io sono CHENSI
sono singolo e molteplice
io sono il nome multiplo dell’insurgenza
rilevatrice.
io 沉思 (CHENSI) dichiaro di aver vinto
e con me hanno vinto
tutte le rilevatrici e i rilevatori insurgenti
io sono 沉思 ed è bellissimo esserlo!!!
http://censimentopopolazione.istat.it/pag_cortesia.php
come si effettua un attacco psichico
L’attacco puo’ essere portato ovunque vi troviate, sull’autobus, in strada, seduti su una panchina, a tavola, al lavoro. Chiudete gli occhi e focalizzate l’immagine della persona da sottoporre all’attacco, sovrapponete tra loro le mani sopra la testa senza intrecciarle, eseguite 3 inspirazioni-espirazioni cercando di liberare la mente dai pensieri. Subito dopo puo’ iniziare l’attacco, guidati dalla voce eterea di voi stessi, per almeno due minuti, visualizzate mentalmente l’oggetto bersaglio, meglio sarebbe una fotografia, e pronunciate ossessivamente la sillaba OM prolungando la M finche’ avete fiato e ricominciate.
In posizione di attacco, condensando un buon flusso di energia psichica proveniente da molte persone distanti tra loro anche migliaia di chilometri, l’effetto si ottiene gia’ nei pochi minuti successivi.
Una raccomandazione: non abusate di questo potere di gruppo, utilizzatelo per migliorare il mondo, per ripulire la madre terra dai virus umani che la infestano.
L’insostenibile leggerezza del cottimo
Posted by rilevatorimilano in agit/prop on 2012/03/28
Dubcek avrebbe detto che poteva finire diversamente. La fine del tavolo di trattativa tra rilevatori censimento Istat 2011 e Comune di Milano lascia un verdetto inaccettabile che non sposta di una virgola le questioni che avevamo posto, sintetizzabili con la richiesta di superamento del cottimo differito, modello retributivo inattuale ed irrispettoso dei lavoratori che lo subiscono. Questo nonostante gli annunci della coalizione orangista che a più riprese ha dimostrato pubblicamente (sui giornali….) apertura: le vertenze si risolvono nei tavoli e non sui media, per cui rispetto all’esito negativo della trattativa l’aggiungere il giorno dopo un comunicato stampa (da parte dell’amministrazione) in cui si dichiara il falso e si afferma addirittura che il tavolo è ancora aperto ci irrita notevolmente.
Interessante è stato rilevare come, per l’ennesima volta, ad impedire l’accordo sia stato il patto di stabilità, agitato dal responsabile di risorse umane Dragonetti, rispetto a cui lo studio legale di San Precario aveva illustrato l’estraneità dall’affare Istat, a differenza per esempio delle assunzioni art.90 invece incidenti nel suddetto patto.
L’epopea dei rilevatori del censimento non finisce qua: le operazioni devono ancora terminare e molti rilevatori, a questo punto, stanno riconsiderando la loro posizione occasionale.
Le conseguenze derivate dal mancato accordo sono inevitabili e, se da una parte il rallentamento dei lavori di rilevazione sul campo è dovuto ad una pausa di riflessione in cui stiamo valutando l’opportunità o meno di accettare queste detestabili condizioni contrattuali, rispetto a cui per esempio l’obbligo di pagare un affitto ci mette in condizioni di estrema ricattabilità, dall’altra stiamo valutando l’opzione legale, ovviamente strada aperta e percorribile ma di certo lontana dalla nostra idea di riacquistare diritti sul lavoro.
Nel frattempo è partita l’operazione del confronto censimento/anagrafe, attività di data entry sempre definita dal cottimo, ma estremamente remunerativa: ovviamente molti fra i rilevatori più attivi nel coordinamento sono stati esclusi da questa operazione.
Se nei giorni passati, attraverso l’operazione Win for LAC, ci siamo limitati a denunciare questa disparità di trattamento, oggi proponiamo invece una divisione del lavoro attraverso la disponibilità dei rilevatori selezionati ad offrire parte del proprio lavoro ai rilevatori esclusi. Attraverso questa proposta intendiamo ribaltare il meccanismo più perverso del cottimo, del tutti contro tutti nella giungla darwiniana del lavoro precario a Milano, nel suo contrario, un momento in cui la divisione del lavoro avviene dal basso, con la rinuncia alla guerra fra poveri in favore di quella solidarietà fra precari e precarie incubo di ogni azienda, Comune di Milano compreso.
In questi mesi anche in altri comuni italiani si sono attivati coordinamenti di rilevatori che hanno posto il problema dell’iniquo contratto alle rispettive amministrazioni di riferimento: gli ultimi aggiornamenti parlano di una concessione da parte del Comune di Firenze dell’accesso alla parte variabile del pagamento Istat anche ai rilevatori, con modalità ancora da definire, e di un esposto alla Guardia di Finanza da parte del coordinamento dei rilevatori di Latina per irregolarità sui contratti e sui compensi. Compensi rispetto a cui la grande maggioranza dei rilevatori censimento italiani non ha ancora ricevuto un euro.
Parteciperemo al corteo nazionale “no debito” del 31 di marzo, nel ruolo di vittime del debito pubblico e di insolventi per necessità. La partecipazione accadrà all’interno dello spezzone precario, autorganizzato e metropolitano, per una rigenerazione precaria dopo mesi di trincea che hanno alimentato in noi un nuovo desiderio di rivalsa contro i precarizzatori di oggi e di domani.
Milano Rilevazione
Milano rilevazione è cabaret orangiste
Posted by rilevatorimilano in agit/prop on 2012/03/25
venerdì 30 marzo
dalle ore 19.00
@ pianoterra (via confalonieri 5)
non perdere il cabaret orangiste
aperitivo video&musica