Archive for March, 2012

L’insostenibile leggerezza del cottimo

Dubcek avrebbe detto che poteva finire diversamente. La fine del tavolo di trattativa tra rilevatori censimento Istat 2011 e Comune di Milano lascia un verdetto inaccettabile che non sposta di una virgola le questioni che avevamo posto, sintetizzabili con la richiesta di superamento del cottimo differito, modello retributivo inattuale ed irrispettoso dei lavoratori che lo subiscono. Questo nonostante gli annunci della coalizione orangista che a più riprese ha dimostrato pubblicamente (sui giornali….) apertura: le vertenze si risolvono nei tavoli e non sui media, per cui rispetto all’esito negativo della trattativa l’aggiungere il giorno dopo un comunicato stampa (da parte dell’amministrazione) in cui si dichiara il falso e si afferma addirittura che il tavolo è ancora aperto ci irrita notevolmente.

Interessante è stato rilevare come, per l’ennesima volta, ad impedire l’accordo sia stato il patto di stabilità, agitato dal responsabile di risorse umane Dragonetti, rispetto a cui lo studio legale di San Precario aveva illustrato l’estraneità dall’affare Istat, a differenza per esempio delle assunzioni art.90 invece incidenti nel suddetto patto.

L’epopea dei rilevatori del censimento non finisce qua: le operazioni devono ancora terminare e molti rilevatori, a questo punto, stanno riconsiderando la loro posizione occasionale.

Le conseguenze derivate dal mancato accordo sono inevitabili e, se da una parte il rallentamento dei lavori di rilevazione sul campo è dovuto ad una pausa di riflessione in cui stiamo valutando l’opportunità o meno di accettare queste detestabili condizioni contrattuali, rispetto a cui per esempio l’obbligo di pagare un affitto ci mette in condizioni di estrema ricattabilità, dall’altra stiamo valutando l’opzione legale, ovviamente strada aperta e percorribile ma di certo lontana dalla nostra idea di riacquistare diritti sul lavoro.

Nel frattempo è partita l’operazione del confronto censimento/anagrafe, attività di data entry sempre definita dal cottimo, ma estremamente remunerativa: ovviamente molti fra i rilevatori più attivi nel coordinamento sono stati esclusi da questa operazione.

Se nei giorni passati, attraverso l’operazione Win for LAC, ci siamo limitati a denunciare questa disparità di trattamento, oggi proponiamo invece una divisione del lavoro attraverso la disponibilità dei rilevatori selezionati ad offrire parte del proprio lavoro ai rilevatori esclusi. Attraverso questa proposta intendiamo ribaltare il meccanismo più perverso del cottimo, del tutti contro tutti nella giungla darwiniana del lavoro precario a Milano, nel suo contrario, un momento in cui la divisione del lavoro avviene dal basso, con la rinuncia alla guerra fra poveri in favore di quella solidarietà fra precari e precarie incubo di ogni azienda, Comune di Milano compreso.

In questi mesi anche in altri comuni italiani si sono attivati coordinamenti di rilevatori che hanno posto il problema dell’iniquo contratto alle rispettive amministrazioni di riferimento: gli ultimi aggiornamenti parlano di una concessione da parte del Comune di Firenze dell’accesso alla parte variabile del pagamento Istat anche ai rilevatori, con modalità ancora da definire, e di un esposto alla Guardia di Finanza da parte del coordinamento dei rilevatori di Latina per irregolarità sui contratti e sui compensi. Compensi rispetto a cui la grande maggioranza dei rilevatori censimento italiani non ha ancora ricevuto un euro.

Parteciperemo al corteo nazionale “no debito” del 31 di marzo,  nel ruolo di vittime del debito pubblico e di insolventi per necessità. La partecipazione accadrà all’interno dello spezzone precario, autorganizzato e metropolitano, per una rigenerazione precaria dopo mesi di trincea che hanno alimentato in noi un nuovo desiderio di rivalsa contro i precarizzatori di oggi e di domani.

 Milano Rilevazione

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Milano rilevazione è cabaret orangiste

venerdì 30 marzo
dalle ore 19.00
@ pianoterra (via confalonieri 5)
non perdere il cabaret orangiste
aperitivo video&musica

 

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Oggi nuovo corso per nuovi rilevatori – ci siamo andati – saremo ovunque

Stamattina in via Boeri, 7 ( scuola di polizia municipale) c’è stato il
diciannovesimo corso di formazione per nuovi rilevatori, in tutto circa cinquanta.
Oltre alla presenza  di “serpico” e del manipolo di soliti poliziotti un po’ in sovrappeso….
Dopo la distribuzione dei volantini e prima che aprissero le porte c’è stata la
possibiltà di scambiare due parole con i candidati interessati….
Alla fine:
Almeno un terzo se n’è andata via prima del termine e quindi,
forse una ventina solo hanno deciso nonostante tutto di prendere
appuntamento per firmare il contratto…
L’impressione di chi ha assistito è stata pessima (considerate che
non è stato neanche mostrato un fac-simile del contratto, ma malamente mostrato a voce)…..
ma la maggioranza di loro non ha molte alternative….firmerà
Dopo aver incassato i voti dei precari, questa giunta continua
a mostrare il volto dello sfruttamento – retribuzione a cottimo
e differito nel tempo – relazioni da caporalato – in salsa meneghina
il vento è cambiato – e puzza di merda

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CENSIMENTO. IL COMUNE INCONTRA I RILEVATORI: “CONFRONTO RESTA APERTO”

I rilevatori riaprono il tavolo delle trattative :))

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giovedì 15 marzo – giojoso aperisidio antiprecarietà

meeting point: piazza della scala

ore: 16

porta quello che vuoi trovare

appuntamento per tutte le rilevatrici e tutti i rilevatori

il vostro tavolo non serve neanche per uno spuntino
libero assembramentro dei rilevatori e delle rilevatrci

possibili azioni in giro per la città
siamo dappertutto – saremo ovunque

vogliono nuovamente dividerci
concedendo lavori a cottimo più o meno retribuiti – la loro vergogna non ha fine

 

 

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I rilevatori rispondono al comune di milano

nota per lettura: in grassetto le enunciazioni del comune
a commento le nostre precisazioni

CENSIMENTO. IL COMUNE INCONTRA I RILEVATORI: “CONFRONTO RESTA  APERTO”
Palazzo Marino conferma massima attenzione
I lavoratori del Censimento sono felicemente sorpresi di apprendere dall’Amministrazione Comunale che il dialogo sia ancora aperto poiché il termine dell’incontro, avvenuto lunedì 12 marzo presso Palazzo Marino con Davide Corritore, Nunzio Dragonetti e Paolo Limonta, aveva avuto tutt’altro aspetto.
Nessun ulteriore incontro, infatti, è stato fissato tra i Rilevatori, il loro Avvocato, Massimo Laratro del Punto San Precario e l’Amministrazione Comunale. Se quindi esiste ancora un Tavolo quali sono le Trattative?

Milano, 12 marzo 2012 – Nuovo incontro oggi tra l’Amministrazione comunale e una rappresentanza dei rilevatori impegnati nel censimento.
Il nuovo incontro è indetto con un sms inviato all’Avvocato dei Rilevatori nella giornata di sabato 10 marzo dal Direttore delle Risorse Umane, Nunzio Dragonetti.
Il modo più veloce per comunicare un appuntamento, dopo aver mancato alla promessa di una risposta entro 48 ore, nella città del vento cambiato.

L’Amministrazione comunale ha ribadito la massima attenzione nei confronti delle richieste espresse da chi è oggi impegnato in un’opera così importante per la nostra città.
Le richieste di attenzione da parte dei Lavoratori del Censimento sono state molte:
13 dicembre 2011: i rilevatori  ottengono di parlare con Domenico Semisa (direttore Settore Statistica) per chiedere, dopo due mesi di lavoro, perlomeno un anticipo (in molti ancora, a marzo, aspettano). Non viene data nessuna garanzia. Vengono presi i nomi dei lavoratori che in rappresentanza fanno la richiesta.
16 gennaio 2011: i rilevatori in presidio chiedono, in forma di delegazione, di incontrare l’Ass. Daniela Benelli, ora ai Servizi Civici, ex responsabile della sezione Statistiche (sezione passata di competenza della Direzione Generale) e Paolo Limonta (Responsabile dell’Ufficio Relazioni con la Città).
6 febbraio: all’ennesimo presidio di fronte a Palazzo Marino i Rilevatori scoprono che le competenze sono cambiate e che il loro interlocutore potrebbe essere Davide Corritore, Segretario generale del Comune di Milano. Chiedono di avere un appuntamento.
16 febbraio 2012: i delegati (votati sempre a rotazione) del Coordinamento dei Rilevatori del Censimento con il loro Avvocato, Massimo Laratro, ottengono finalmente un appuntamento: è l’apertura del tavolo di Trattativa. Sono presenti Davide Corritore (Segretario generale del Comune di Milano), Nunzio Dragonetti (Responsabile Risorse Umane del Comune) e Paolo Limonta  (Responsabile dell’Ufficio Relazioni con la Città).

Vengono fatte le richieste, viene risposto che si valuteranno le possibilità.
Le nostre richieste sono state queste:
• Riconoscimento di tutti i questionari lavorati fino al 29/02/2012.
• Date certe dei pagamenti di quanto prodotto fino al 29/02/2012.
• Riconoscimento di un pregresso per tutti i rilevatori per la sperimentalità del 15° censimento e per la pessima organizzazione di tutte le attività.
• Riconoscimento di un fisso applicando il CCNL degli enti locali dal 01/03/2012 fino alla fine del censimento.
• Garanzia di sicurezza per chi esce sul campo.

27 febbraio 2012: al tavolo viene fatto un riassunto delle richieste dei lavoratori e viene chiesto al loro avvocato di redigerle in carta ufficiale. Nessuna risposta viene ancora data loro. Viene chiesto come funziona l’attività sul campo, poiché gli Amministratori non lo sanno. Viene chiesto ai rilevatori di avere una tregua mediatica, il giorno seguente Radio Popolare farà un servizio dall’unico centro di raccolta del Censimento aperto al pubblico, in via Marsala, dove centinaia di cittadini aspettano, in piedi, di consegnare il questionario ed essere aiutati a compilarlo. La richiesta del silenzio stampa viene fatta poiché : “ dobbiamo chiarire che dobbiamo gestire la trattativa tra di noi, non si vuole certo mettere in difficoltà l’Amministrazione di fronte ai cittadini , magari attraverso un contraddittorio”.
5 marzo 2012: Ancora un incontro, nessuna risposta. La delegazione del coordinamento dei Lavoratori del Censimento ha di fronte Davide Corritore e Nunzio Dragonetti.
Si chiede ancora all’Avvocato del Coordinamento dei Rilevatori di redigere, su carta intestata, le richieste avanzate. L’Amministrazione Comunale si impegna a dare una risposta entro 48 ore. Nessuna risposta è mai arrivata.
12 marzo: E’ l’ultimo incontro avvenuto. Nessuna delle richieste avanzate, ad oggi, è stata accettata.

Perciò il Comune, al fine di agevolare i rilevatori e migliorare le condizioni economiche previste dal contratto, ha adottato, per iniziativa autonoma o in accoglimento di richieste avanzate, diverse misure nel corso dei cinque mesi di attività da parte dei rilevatori.
Cinque mesi in cui centinaia di rilevatori stanno svolgendo un lavoro senza in molti casi percepire anticipi e con un contratto di collaborazione occasionale (della durata legale di 30 giorni).
I rilevatori sono stati assunti dal Comune di Milano attraverso un incarico di prestazione occasionale.
Questo contratto parasubordinato impone che il rapporto non duri più di 30 giorni e non superi i 5.000 euro l’anno: se salta una delle due condizioni, il rapporto di lavoro diventa subordinato.
In questo caso c’è l’eterodirezione del Comune di Milano e dell’Istat che sovrintendono le attività:  si usa strumentazione dell’amministrazione comunale di Istat.
Per poter lavorare hanno pagato 29.24 euro in marche da bollo.
Per poter presentare la notula di un acconto senza scadenza a loro carico il costo della marca di bollo e le spese di spedizione.

Sono stati riconosciuti due aumenti ai compensi contrattualmente previsti: il compenso per l’attività di registrazione questionari e inserimento web è passato da 2€ a 3€ per questionario; quello per il ritiro dei questionari sul territorio da 4,5€ a 5,5€ per questionario.
Il Coordinamento dei Rilevatori del Censimento è lieto, ancora una volta di apprendere l’interessamento della Amministrazione nei confronti di equa distribuzione della remunerazione.
Sebbene sia diverso da ciò che veniva richiesto al Tavolo.
Ricorda però che le cifre qui sopra scritte sono al LORDO e che la remunerazione è soggetta al pagamento I.R.A.P.
Ricorda però che molti rilevatori hanno firmato un contratto e non hanno avuto possibilità di iniziare a lavorare fin da subito. Il Settore Statistica ha procrastinato l’inizio di attività di molti rilevatori. E questo tempo viene pagato?
Per quanto riguarda il pagamento nella forma del “cottimo” in una città come Milano:
In una mattina è possibile fare zero questionari, se nessuno si presenta in un Centro di Raccolta, oppure dieci.
A  gennaio e febbraio nel Centro di Raccolta, con le code di cittadini, per lo più di altre lingue madre, in difficoltà di comprensione e comunicazione e con famiglie composte da più persone, i rilevatori si sono dovuti sobbarcare anche il confronto e la ricerca anagrafica.
In cambio di questo lavoro oneroso per complessità e tempo impiegato l’amministrazione ha ritenuto opportuno ricompensarlo non con del denaro (premialità prevista dalla costituzione per le attività lavorative che non devono essere di tipo afflittivo) ma con altro lavoro da svolgere; in altre parole tu perdi il tuo tempo e la tua professionalità, io non te le pago ma ti elargisco altre attività lavorative. Nel vissuto dei lavoratori ci si sente come gli animali da laboratorio di Pavlov ricompensati solo in caso di adeguamento ai comandi richiesti.
Immaginiamo quanto hanno guadagnato i rilevatori in una mattina, in tre ore di apertura del Centro.
Un businness, senz’altro.
Le uscite sul campo sono state rese difficili e onerose temporalmente dalla contemporanea possibilità di spedizione dei questionari (ben oltre i tempi stabiliti per le scadenze) e dalla possibilità di consegna nel Centro di Raccolta di via Marsala.
Il Rilevatore sul campo, molto spesso, si è trovato a suonare a vuoto e a cercare cittadini ormai abitanti altrove, ad aggiornare l’anagrafe aggiungendo cittadini trasferiti della cui esistenza l’Anagrafe Comunale non si è ancora resa conto.
E tutto questo senza alcuna remunerazione, dunque ore di lavoro non riconosciute perché non si portava a casa nessun questionario.
Nelle uscite i rilevatori hanno una assicurazione “che copre gli eventi di morte o di invalidità permanente verificatesi nell’esercizio delle proprie funzioni”.
La L.81 (ex 626) non è applicabile, probabilmente, quando lo spazio di lavoro è l’intero territorio comunale.

E’ stato anticipata di quattro mesi, rispetto a quanto contemplato dal contratto sottoscritto, l’erogazione dell’acconto, pagato nel mese di febbraio 2012 a tutti i rilevatori che hanno consegnato regolare nota. E’ stata decisa l’erogazione di un ulteriore acconto, non previsto dal contratto, che avrà luogo nel mese di maggio.
Questa comunicazione di ulteriori acconti a maggio non è stata data al Tavolo di Trattativa: non vi è nessuna garanzia scritta data dall’Amministrazione ai Rilevatori.
Come non è stata data nessuna garanzia scritta sul pagamento del pregresso in caso di risoluzione del contratto.
Il Coordinamento dei Rilevatori del censimento ringrazia l’Amministrazione per il grande gesto di generosità nei loro confronti perché, a differenza dei loro interlocutori, i Rilevatori e come tutti voi cittadini hanno l’ardire di pensare di poter guadagnare dal lavoro che svolgono e di poter, almeno, sopravvivere.
Quelli che ci dicono che mancano soldi sono:
– Dragonetti Nunzio Domenico Paolo: Direttore Centrale Stipendio Annuo: 138.903,79 Euro
– Semisa Domenico:Direttore di Settore Stipendio Annuo: 103.695,58 Euro
– Corritore Davide Amedeo:Direttore Generale Stipendio Annuo: 210.000,00 Euro
(Fonte: http://www.comune.milano.it )

Sono state distribuite a tutti i rilevatori tessere di abbonamento Atm da impiegarsi per lo svolgimento dell’attività sul territorio.
La decisione della distribuzione delle tessere Atm è arrivata a seguito di una sorta di rivolta dei candidati, selezionati attraverso bando pubblico, presenti al “corso di formazione” tenuto preventivamente prima della firma di contratto. Al termine di ogni “corso” venivano presentate le stesse richieste: aumento del compenso, tessera dei mezzi pubblici per poter raggiungere i diversi Centri di Raccolta Comunale e poi per poter fare l’attività di rilevazione sul campo.

Inoltre è stata data garanzia ai rilevatori, nelle loro uscite presso le famiglie, della disponibilità, su richiesta, di un agente di Polizia locale e/o di un mediatore culturale, per le situazioni di possibile criticità ambientale o di difficoltà linguistica.
Il Coordinamento dei Rilevatori del Censimento ringrazia per la lieta novella.
Nella trattativa, al superamento della data di scadenza per la consegna dei questionari è una notizia confortante, se pur ormai marzolina e quindi purtroppo tardiva.  Le modalità di richiesta e usufrutto del vigile restano misteriose e probabilmente discrezionali.
Al  Centro del Censimento di via Marsala il mediatore culturale ha prestato servizio una volta alla settimana; i rilevatori hanno dovuto fare fronte, sino ad ora, a questa mancanza, adoperandosi nella comprensione delle informazioni, per portare avanti un lavoro di sportello comunale, senza ausilio alcuno, sia nella veste di mediatori che di traduttori.
In qualche caso,  a causa delle grandi difficoltà organizzative incontrate, alcuni cittadini hanno dato, spontaneamente, parte del loro tempo e disponibilità a restare accanto ai rilevatori nella fase di front office, aiutando i cittadini della propria comunità linguistica nella compilazione.

Infine, gli avvisi da affiggere, a cura dei rilevatori, presso i condomini nel corso dell’attività sul territorio sono stati predisposti anche in lingua araba e cinese e, su richiesta, possono essere realizzati in altre lingue.
A conferma del grande esempio organizzativo meneghino, il Comune di Milano si è accorto, alla fine delle operazioni censuarie, d’essere una metropoli eterogenea, formata da cittadini d provenienza diversa.
Una mail con allegati gli avvisi in lingua araba e cinese è arrivata in data 27 febbraio 2012, a due giorni dal termine stabilito dall’Istat come scadenza (già posticipata) per la consegna dei questionari (il 29 febbraio).

Non è stato possibile, invece, modificare le modalità di pagamento, trasformando l’erogazione del compenso a questionario in uno mensile, in quanto in contrasto con le clausole previste dal bando pubblico di reclutamento e dai contratti sottoscritti.
Il Coordinamento dei Rilevatori del Censimento è ormai consapevole che non vi è stata volontà politica di cambiare i contratti a “cottimo differito” in Contratti a Tempo Determinato o Co,Co. Pro e assimilabili, come richiesto dai lavoratori sin dall’inizio vale a dire sin dai primi di novembre del 2011.
Le più alte cariche dell’Amministrazione Comunale non sono riuscite a ricorrere agli strumenti legali a loro disposizione per poter assolvere alle intenzioni elettorali di lotta  e contrasto alla precarietà, ma anzi spostando pericolosamente l’Amministrazione nella posizione di avvallo del precariato e dello sfruttamento del lavoro a cottimo.
Il Coordinamento crede di rendere un favore ricordando alla propria Amministrazione che:  “ “(…) la procedura imposta dall’Istituto nazionale di statistica prevedeva che ogni comune italiano si organizzasse autonomamente circa il rapporto di lavoro. E la soluzione milanese è il modello peggiore a livello nazionale. Il migliore è quello bolognese, dove un rilevatore che svolge le stesse mansioni dei suoi colleghi nelle altre città italiane percepisce 1.671 euro lordi al mese per 13 mensilità e acquisisce punti per i concorsi pubblici. Un collega milanese, invece, viene pagato semplicemente a cottimo. (…)” [ Gianluca Schinaia, Censimento, Contratti Illegali, in L’Espresso on-line, 16 febbraio 2012]
L’Amministrazione ribadisce la propria disponibilità a proseguire il dialogo e il confronto con i rilevatori.
Il Coordinamento dei rilevatori del Censimento è, invece, disponibile a fare in modo che tutti i cittadini milanesi sappiano che il vento dell’Amministrazione meneghina non è cambiato.

Il vostro tavolo è senza contenuti saremo ovunque

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Win for Lac

Vorresti anche tu partecipare alla mirabolante avventura del confronto censimento-anagrafe??
Sei stato escluso dalla lista degli eletti?? E non hai capito perchè!!!

Milanorilevazione ti dà delle nuove entusiasmanti opportunità
partecipa anche tu all’estrazione più avvincente che sia mai stata ideata

WIN 4 LAC!!!

La prima estrazione sarà al secondo aperisidio
in piazza della scala – dalle ore 17

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il secondo aperisidio

il 2ndo aperisidio e ennesimo incontro si impaluda dopo mezz’ora – la nostra delegazione è costretta ad abbandonare il tavolo delle trattative – si alzano cori diretti verso il palazzo orangista

 

 

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2ndo aperisidio – con milanorilevazione

appello ai viventi alla cittadinanza e ai solidali tutti

milano 12 marzo zerozero12

milano rilevazione
libera associazione delle rilevatrici e dei rilevatori in lotta

è lieta di invitarvi alle 17 per il secondo aperisidio (aperitivo/presidio)
per sostenere la vertenza con il comune di milano

porta con te quello che vuoi trovare
perchè l’aperisidio è libera ed emozionante condivisione di gratuità

milano-12marzo-ore17-piazzadellascala

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La lettera consegnata a Giuliano Pisapia – saremo ovunque

Milano, 10 marzo 2012

Caro Sindaco,
siamo arrivati alla decisione di scriverti e consegnarti questa lettera “aperta” perché vorremmo metterti al corrente del nostro punto di vista, il punto di vista dei rilevatori ingaggiati dal Comune di Milano per l’espletamento delle operazioni legate al Censimento 2011.

Arriviamo a te perché vorremmo conoscere il tuo punto di vista e la tua posizione, dopo che per l’ennesima volta le nostre rivendicazioni, circa le condizioni inique e illegittime in cui siamo stati inquadrati contrattualmente per l’assolvimento dell’incarico di rilevatori, non hanno trovato alcuna risposta, dopo ben tre incontri con il suoi più alti funzionari.

Anzi una risposta c’è stata: l’organizzazione di un corso di formazione per nuovi rilevatori, pescati legittimamente dalla graduatoria, da impiegare nell’attività sul campo, la fase più onerosa, mal organizzata e pericolosa di tutte le attività legate al Censimento della Popolazione 2011. Una domanda ci è sorta spontanea: le esigenze di servizio impongono di assoldare nuovi lavoratori o piuttosto si tratta di un escamotage per risolvere alla radice le questioni poste dai rilevatori di “vecchia data”, come diverse volte ci è stato ventilato dai coordinatori: a meno di eventi di forza maggiore che giustifichino l’inadempimento di alcune fasi del lavoro, il contratto s’intende rescisso.

Lo sappiamo bene caro Sindaco, la maggior parte di noi ha lavorato già e ancora lavora con contratti cosiddetti atipici e precari, non stiamo certo chiedendo di esser assunti a tempo indeterminato, ne’ di non svolgere del lavoro perché semplicemente non ne abbiamo voglia o vogliamo creare un disservizio ai nostri concittadini, stiamo semplicemente verificando sulla nostra pelle che la tipologia contrattuale che ci è stata applicata non risulta adeguata ed il corrispettivo economico riconosciuto con il sistema del cottimo, non rende in alcun modo giustizia dell’impegno e della responsabilità del lavoro che ci viene richiesto di espletare.

Un’altra risposta l’abbiamo avuta: non un confronto chiaro e onesto tra gentiluomini, ma l’intervento della DIGOS in un paio di occasioni, per sedare eventuali rimostranze e intemperanze di chi ora, dopo tanto aspettare, comincia ad esser stanco, deluso e un po’ arrabbiato.

Non vogliamo ora con questa missiva entrar troppo nel merito delle richieste concretamente portate all’attenzione dei suoi funzionari negli ultimi tempi, con questa lettera vorremmo renderci visibili e presenti alla sua attenzione, nella speranza che, tra i diversi impegni a cui è chiamato, possa darci un segnale della sua solidarietà ed una concreta dimostrazione della sua attenzione alle difficoltà del mondo del lavoro precario, in attesa di poterla incontrare personalmente….. distinti saluti.

Firmato
Il coordinamento dei rilevatori del Comune di Milano

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